mar 2005 – giu 2005

Laura Pellegrinelli

Sconfitta
2004
bitume su tela
45 x 95 cm

Gioco
2004
Bitume su tela
50 x 69 cm

Chiusura
2004
bitume su tela
70 x 40 cm

Respiro
2004
bitume su tela
50 x 50 cm

Noia
2004
bitume su tela
50 x 35 cm

Sonno
2004
bitume su tela
50 x 55 cm

Curriculum artistico

Nata a Lugano nel 1974, dopo le scuole d’obbligo consegue il diploma quale impiegata di commercio, frequenta un corso di grafica a Milano e si diploma di nuoco come poligrafa – tipografa nel 1999. Nel 2000 si iscrive all’Accademia di Belle Arti a Brera, dove nel 2004 si diploma con una tesi sul minimaliscmo americano. Vive e lavora a Pregassona. Pötre che con la pittura Laura ama esprimersi con diversi mezzi, dalla grafica, all’illustrazione, alla fotografia.. I quadri esposti segnano un distacco da un precedente periodo dove il colore era epicentro dell’espressività delle emozioni e azione di Laura Pellegrinelli. L’allontanamento dal colore, esplosivo e vivace dei quadri di grandi dimensioni animati da gesti istintivi o macchie sfumate, non determina per forza un rifiuto della cromaticità; anzi è nei quadri monocromi dove si assiste alla ricerca della sostanza del colore, della luce, delle miriadi di toni impalpabili che può dare anche una sola tinta. Il colore del bitume d’asfalto, è caldo, e fa trasparire corpi di donne, corpi accennati, corpi che sembrano uscire dalla terra stessa, creare paesaggi, colline dai colori autunnali. La terra: elemento femminile, legato alla maternità, alla materia e alla stabilità sfuggevole dell’essere donna… sospesa in astratti paesaggi collinari. Una ricerca dell’essere, della carne, che spoglia ogni realismo e ogni astrattismo, per porsi fra un “tra”, tra una fusione dell’essere e del corpo… macchie indistinte che creano figure, a volte anche pesanti, e velate di malinconia, di passività repressa, ma anche di calma consapevolezza della propria identità che non è per forza rassegnazione.

La ricerca cromatica, è nella diluizione del materiale pastoso fino al bianco della tela, o in una velatura di colore che rimanda all’acquarello; nella trasparenza latente, nella corposa massa del colore bituminoso. Corpi di donne, corpo di tutte le donne, a cui sono incatenate, come tutti gli esseri viventi. La sola via di fuga… nella trasparenza del pensiero, nella sottrazione, nel bianco della tela, al di fuori della materia. MOSTRE: AC Andrea Ciani, Genova collettica giovani artisti del corso di Anatomia con prof. Leonida de Filippi e Dany Vescovi (novembre 2001) L’altelier; Viganello – Lugano personale (giugno 2002) Centro Comunale di Pregassona, Pregassona personale (settembre 2003) Centro Galleria l’Insieme, Agno personale (novembre 2002) Casaforte Self Storage sagl, Lugano personale (luglio 2003) Ospedale Civico, Lugano personale (febbraio – maggio 2005).

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