set 2008 – ott 2008

Hanspeter Wyss

Cyborg 1
2007
acrilico su tela
120 x 90 cm

Skyline
2004
acrilico / legno
90 x 85 cm

Cyborg 3
2006
acrilico su legno
50 x 35 cm

Vulcano 2
2004
acrilico su tela
120 x 90 cm

Acrobalance 1
2003
acrilico su tela
120 x 90 cm

Ballo dei cromosomi
2007
acrilico / legno
77 x 38 cm

Cyborg paintings and other structures

«Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprez- zamento di pochi. L’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare»
(Keith Haring “Wikipedia”)

I Cyborg paintings proposti da Hanspeter Wyss in questa piccola mostra nascono dal desiderio eudaimonico* dell’artista di rappresentare il mondo dei “Cyborgs” con la sua usuale “verve” e grande vitalità.
I confronti e i paralleli in arte non rendono omaggio a nessun artista coinvolto, ma cercare di presentare il pittore Hanspeter nel marasma di definizioni e tendenze dell’arte contemporanea senza cercare una
sorta di parallelo (o fratello ideale che dir si voglia…) mi pare arduo e forse pure ingiusto.
Personalmente, l’artista mi ricorda una sorta di Keith Haring nostrano, con il quale condivide molte qualità. In primis la radice grafica, disciplina che l’ha formato tecnicamente e gli ha appreso la precisione ed il senso marcato dell’uso del colore quale vettore di comunicabilità.
In seguito il grande senso del ritmo, espresso non come in Haring attraverso pittogrammi complessi, ma grazie ad una sorta di reticolato di punti (una sorta di “puntillismo” – se così vogliamo chiamarlo) posto su un fondo spesso monocromo, uniforme e regolare che ne accentua la tensione semantica.
Come terza, e più importante qualità che accomuna questi due artisti, è rappresentata da un fortissimo “sentimento liberatorio” pervadente sia le strutture sia i dipinti, come giustamente analizza e descrive Franca Verda-Hunziker nella sua bella presentazione alla mostra del 2006: “passa con la sua pittura a un mondo liberatorio di creature surreali, di immagini la cui magia ci attira in modo irresistibile”.
Hanspeter Wyss scopre il Ticino quale terra di dimora e di produzione a metà degli anni novanta, quando arriva per risiederci. Nascono le prime strutture multicolori e strane perché ricavate da pezzi di piante trasportate a valle dalle piene della Maggia e della Melezza: fiumi che entrano a far parte della sua vita. La vena creativa non manca, alimentata, alla pari dei fiumi che segue con lo sguardo tutti i giorni dal suo osservatorio sopraelevato, da una gioia di vivere che contagia e coinvolge pure lo spettatore più passivo. Quando ebbi l’onore di presentare la sua prima mostra ticinese ad Intragna nel 2000, mostra appunto delle sculture multicolori ricavate da resti di piante, usai il termine, non condiviso dall’artista, di “animali metafisici” perché li sentivo simili ai più famosi “seres imaginarios” mirabilmente raccontati da Borges. Non so se i cyborgs a lui cari presentati oggi non ci appaino, a noi comuni mortali, anche loro vagamente… metafisici.
Claudio Notari

Biografia

Sua madre lo vedeva artista pittore, suo padre un brillante impiegato di banca; lui è invece diventato uno dei più celebri caricaturisti svizzeri. Nato a Thun nel 1937, vive e lavora a Ponte Brolla. Vignettista, creatore di film d’animazione per la Televisione svizzero tedesca, collabora con giornali e riviste e nel campo della cartellonistica. Da una quindicina di anni si cimenta in un campo completamente nuovo: la pittura e la scultura.
Dipinge con colori vivaci dando vita a un mondo fantastico popolato da personaggi surreali. Dal 1996 vive e lavora come artista/pittore a Ponte Brolla. Dal 1962 al 1996 lavora come caricaturista/vignettista a Zurigo. Collabora a moltissimi periodici svizzeri e stranieri: Nebelspalter, Computerworld, Schweizer Familie, Femina, Schweizer Illustrierte, Pardon, Penthouse, BAZ, Sonntagsblick, Weltwoche, Brückenbauer, ecc…
Crea manifesti per l'”upi”, il “Circo Stey”, diversi Teatri, la Swissair, la Cartoonbiennale Davos, gli spettacoli di “EMIL”. Disegna alla Fiera Industriale di São Paulo (BR) per la Swissair e l’Ufficio Svizzero del Turismo. Crea numerosi film d’animazione per la TV DRS/ORF e TRANS TEL Germania.
Crea una linea umoristica per la biancheria “Calida Cartoon”. Crea copertine per libri e dischi per la Ex Libris, la EMI e il Benziger Verlag.
E’ autore di vari libri umoristici, quali: “Stereotypen”, “Herr Müller”, “Nicht ohne meinen Computer”, “Mehr Spass im Büro”.

Esposizioni personali

  • 2006 Locarno: clinica Santa Chiara (pittura/sculture)
  • 2001 Friburgo: galerie de la Schüra (sculture/pittura)
  • 2000 Intragna: Museo delle Centovalli (sculture)
  • 1998 Berna: Bally (sculture)
  • 1973 Rapperswil: Stadtgalerie (pittura)
  • 1972 Zurigo: Villa Egli (pittura)

Esposizioni collettive

  • 2008 Roveredo/GR: openArt 08
  • 2007 Roveredo/GR: openArt 07
  • 2006 Roveredo/GR: openArt 06
  • 2005 Montreux: Galerie Mitchell (sculture/pittura)
  • 1969 Zurigo: Galerie Gloor (pittura)
  • 1961 Prima mostra di pittura a San Gallo:  Galerie Wohnkultur

Riconoscimenti

  • Orso di bronzo al Cartoonfestival di Berlino 1976
  • Türler Pressepreis 1986
  • Premio d’Oro al “Gestaltungswett- bewerb für das beste Tischset” Zurigo 1986
  • Primo Premio Dattero d’Oro al Salone Intern. dell’Umorismo di Bordighera / IT 1988
  • Trofeo di Palma d’Oro al Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera / IT 1989
  • Premio del pubblico al Intern. Cartoonfestival di Langnau / BE 2001

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